Editoriale

Sembra che a piccoli, timidi, passi stia procedendo la riforma sulla disabilità, che passa attraverso una fase sperimentale avviata nel 2025 ed una piena operatività, già prevista per il 2026 e rinviata al 2027. Con Dm, infatti, sono state delineate le modalità, i tempi, i criteri e gli obblighi di comunicazione ai fini dell’autogestione del budget di progetto di vita.

Sul fronte degli sgravi, si registra la pubblicazione delle istruzioni per accedere all’esonero contributivo integrale previsto per le nuove assunzioni nelle regioni ZES.

Interessanti sono, invece, le principali pronunce giurisprudenziali registrate nelle ultime settimane, prima fra tutte l’ormai celebre pronuncia del Tribunale di Busto Arsizio relativa al c.d. caso Elisabetta Franchi, che ha pubblicamente discriminato le donne “under quaranta” in fase di progressione di carriera.

Parimenti utile per la frequenza della condotta sottoposta all’attenzione della Corte è la pronuncia 5334/2025 sulle conseguenze che, sul piano sanzionatorio, può avere (rectius non può avere) la condotta del dipendente che pubblica un video su una chat privata, video poi girato al datore di lavoro. Affrontati anche i frequenti temi relativi alla compatibilità fra il ruolo di presidente del cda e quello di lavoratore dipendente, il lavoro su piattaforme digitali, i limiti di controllo sul pc aziendale assegnato al dipendente, gli accomodamenti ragionevoli, il lavoro negli appalti ed altri ancora.

Fra le principali date del mese si ricorda l’entrata in vigore dei nuovi codici ateco, unitamente alle consuete scadenze periodiche del mese.

 

Buona lettura!

Marcella de Trizio

Lavoro a tempo determinato – Proroga del regime transitorio

In forza di un recente provvedimento provvedimento legislativo, in vigore dal 28 dicembre 2024, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025 il termine di vigenza del regime transitorio in materia di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato in base al quale, in assenza di un’apposita disciplina dettata dal CCNL applicato, il datore di lavoro può stipulare contratti a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva.

Nova 19/2025

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Persone con disabilità – Autogestione del budget di progetto di vita

Nell’ambito della riforma della disabilità, con il DM 14 gennaio 2025 n. 17, pubblicato sulla G.U. 26.2.2025 n. 47 e in vigore dal 13 marzo 2025, sono state delineate le modalità, i tempi, i criteri e gli obblighi di comunicazione ai fini dell’autogestione del budget di progetto di vita di cui all’art. 28 del DLgs. 3.5.2024 n. 62.

Assume, in tal senso, centralità, il principio di partecipazione, in virtù del quale è data alla persona con disabilità la facoltà di chiedere, in fase di definizione del progetto di vita, l’autogestione, in tutto o in parte, del budget di progetto.

Imprese costituite con processi di aggregazione – Esonero contributivo in caso di accordi sulle politiche attive

 Con il D.I. del 6 marzo 2025, il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia e il Ministero del Made in Italy, hanno reso note le disposizioni attuative dell’esonero contributivo previsto nel caso in cui lo stesso datore di lavoro, abbia stipulato in sede governativa, nell’ambito di un processo di aggregazione derivante da una o più operazioni straordinarie societarie e dalla quale emerge un organico complessivo pari o superiore a 1.000 lavoratori, un accordo di progetto industriale e di politica attiva con le rappresentazione sindacali. La predetta agevolazione, introdotta in via sperimentale per gli anni 2024 e 2025 dall’art. 4 ter del D.L. n. 4/2024, convertito nella Legge n. 28/2024, è costituita dall’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, per un periodo massimo di 24 mesi, nel limite di importo annuo pari ad 3.500 € per ogni lavoratore coinvolto nel progetto di politiche attive stipulato. Tale esonero spetta per ulteriori 12 mesi nel limite di importo annuo pari ad 2.000 €.

Lavori di ricostruzione dopo eventi calamitosi – Tutela dei lavoratori

 La Legge quadro n. 40/2025 sulla ricostruzione di edifici colpiti da eventi catastrofali è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 1° aprile 2025 n. 76. In particolare, tale normativa prevede disposizioni in materia di tutela dei lavoratori coinvolti nelle opere di riparazione, ripristino o ricostruzione di edifici privati danneggiati o distrutti da eventi calamitosi situati nei territori per i quali è stato dichiarato lo stato di ricostruzione di rilievo nazionale, per i quali viene specificato che debba applicarsi la disciplina prevista per le stazioni appaltanti pubbliche in relazione i) all’osservanza del trattamento economico e normativo stabilito nei CCL nazionali e territoriali sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e ii) al possesso del DURC.

Viene inoltre previsto che le imprese affidatarie o esecutrici delle predette opere di ricostruzione sono tenute a:

  • iscriversi e versare gli oneri contributivi presso le Casse edili provinciali o regionali costituite da una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale regolarmente operanti nelle Province interessate;
  • fornire un’adeguata sistemazione alloggiativa dei propri dipendenti e darne comunicazione i) ai sindaci dei Comuni dove sono installati i cantieri e ii) comitati paritetici territoriali per la prevenzione degli infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro;
  • fornire ad ogni lavoratore un tesserino, con un ologramma non riproducibile, riportante gli elementi identificativi degli stessi dipendenti, secondo quanto previsto dagli artt. 18, c. 1 lett. u) e 26 del D.Lgs. n. 81/2008 e dall’art. 5 della Legge n. 136/2010 in materia di obblighi di sicurezza negli appalti.

‘Maxi-deduzione’ per nuove assunzioni – Criteri di determinazione dell’incremento occupazionale

Il datore di lavoro che effettui nuove assunzioni di lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato può beneficiare di una maggiorazione del 20% del costo del lavoro ammesso in deduzione. L’accesso alla misura, vigente per gli anni 2025, 2026 e 2027, è subordinato alla verifica di un incremento occupazionale rispetto al periodo d’imposta precedente.

Approfondimento 03/2025

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Debiti contributivi – Nuovo tasso d’interesse

L’INPS ha reso noto che a decorrere dal 12 marzo 2025 il tasso d’interesse di differimento e dilazione per le rateazioni dei debiti contributivi e accessori è ridotto alla misura dell’8,65%. Al tempo stesso, è ridotto all’8,15% il tasso applicato ai fini della determinazione delle sanzioni civili.

Nova 21/2025

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Lavoratori all’estero – Premi INAIL sulle retribuzioni convenzionali 2025

Con la circ. n. 20/2025, l’INAIL indica le modalità di calcolo del premio assicurativo applicabile dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 per i lavoratori operanti in un Paese extracomunitario che ha stipulato con l’Italia una convenzione di sicurezza sociale. Il calcolo del premio dovrà essere effettuato sulla base delle retribuzioni convenzionali fissate per il 2025 dal D.I. del 16 gennaio 2025, mentre le tariffe applicabili per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali sono previste dal D.M. del 27 febbraio 2019.

Regime degli impatriati – Indicazione nella bozza del modello REDDITI PF 2025

 Le bozze del modello REDDITI PF 2025 recepiscono la nuova disciplina prevista per i lavoratori che trasferiscono la residenza dal 2024, ovvero il nuovo regime degli impatriati di cui all’art. 5 del D.Lgs. n. 209/2023, ferma restando la validità del precedente regime per i soggetti rientrati nel regime transitorio (art. 16 del D.Lgs. n. 147/2015).

In caso di fruizione dell’agevolazione prevista con il predetto regime, secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate indica le seguenti istruzioni di compilazione del predetto Modello:

  • dovranno essere indicati i nuovi codici di fianco ai quadri RC ed RE;
  • dovrà essere indicato il reddito di lavoro dipendente nella misura ridotta, tenendo conto del limite quantitativo di 600.000,00 euro annui. La quota di reddito eccedente il predetto limite non è agevolabile e andrà indicata nella colonna 3 del rigo RE21.

Content creator – Profili previdenziali

Alla luce degli elementi caratterizzanti il rapporto di lavoro instaurato con un content creator, l’INPS ha precisato, mediante propria circolare, quale disciplina previdenziale debba trova applicazione con riferimento alle attività di creazione di contenuti su piattaforme digitali, offrendo altresì opportune indicazioni circa i relativi obblighi contributivi.

Nova 17/2025

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Regime impatriati – Collegamento funzionale

Discostandosi da precedenti propri orientamenti interpretativi, l’Agenzia delle Entrate ha di recente precisato che il regime di tassazione speciale per gli ‘impatriati’ può trovare applicazione anche quando non sia verificata la sussistenza di un collegamento funzionale tra il trasferimento della residenza fiscale in Italia del lavoratore e l’inizio di un’attività lavorativa quivi svolta.

Nova 22/2025

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Legge di Bilancio 2025 – Dall’INPS istruzioni sull’applicazione delle novità in materia pensionistica

 Con la circ. n. 53/2025, l’INPS offre un quadro delle disposizioni previste dalla Legge n. 207/2024 di immediata applicazione in materia pensionistica. In particolare, l’Istituto riepiloga le norme secondo cui:

  • le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2024, abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni possono accedere alla pensione anticipata ‘opzione donna’ previsto dall’art. 16, c. 1 bis del D.L. n. 4/2019 convertito nella Legge n. 26/2019. L’accesso alla predetta pensione è subordinato alla sussistenza, alla data di presentazione della domanda, delle condizioni previste dalla norma richiamata;
  • i soggetti che, nell’anno 2025, maturano un’età anagrafica di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni possono accedere alla pensione anticipata flessibile, con una decorrenza di i) 7 mesi dalla maturazione dei requisiti per lavoratori dipendenti da datori di lavoro privati e per lavoratori autonomi e di ii) 9 mesi dalla maturazione dei requisiti per i lavoratori dipendenti delle pubbliche Amministrazioni;
  • i soggetti che si trovano in una delle condizioni previste dall’art. 1, c. 179 lettere da a) a d) della Legge n. 232/2016 possono chiedere l’accesso all’APE sociale, applicabile fino al 31 dicembre 2025. Le domande potranno essere presentate entro i termini di scadenza del 31 marzo 2025, 15 luglio 2025 e, comunque, non oltre il 30 novembre 2025;
  • l’incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS è riconosciuto in misura pari al 2,2% per il 2025 e all’1,3% per il 2026;
  • l’incremento della maggiorazione sociale della pensione di cui all’art. 1 della Legge n. 544/1988 di un importo pari a 8 € per il solo 2025.

Donne vittime di violenza – Presentazione delle domande per il Reddito di Libertà

Tramite la circ. n. 54/2025, l’INPS fornisce le istruzioni per la presentazione delle domande di accesso, per l’anno 2025, al Reddito di Libertà, misura introdotta per garantire l’effettiva indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza, con o senza figli, residenti in Italia e seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Il contributo economico è pari a massimo 500 € mensili pro capite, erogati in unica soluzione per un massimo di 12 mesi. Le donne in possesso dei predetti requisiti possono presentare la domanda per il contributo 2025 dal 5 marzo 2025 al 31 dicembre 2025.

Risoluzione del rapporto di lavoro per assenza ingiustificata – Codice-tipo Uniemens

L’INPS, con suo inaspettato e superfluo intervento, ha istituito un apposito codice da esporre nel flusso Uniemens al fine di identificare l’ipotesi di risoluzione del rapporto di lavoro per assenza ingiustificata del lavoratore.

Nova 18/2025

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Regime impatriati anche in caso di trasferimento della residenza fiscale per la prima volta

 Con risp. ad interpello n. 70/2025, l’AdE conferma che il regime fiscale speciale per lavoratori impatriati previsto dall’art. 5 del D.Lgs. n. 209/2023 a decorrere dal 1° gennaio 2024, è applicabile anche in favore del lavoratore che, fermi restando gli altri requisiti previsti dalla norma, trasferisce la propria residenza fiscale in Italia per la prima volta. Secondo l’AdE infatti, ‘la norma non subordina l’applicazione del nuovo regime alla condizione che il contribuente sia stato residente in Italia prima del trasferimento all’estero. Pertanto, in linea di principio, in assenza di specifiche preclusioni, il nuovo regime può essere applicato, nel rispetto di ogni altro requisito previsto dalla normativa, anche dai contribuenti che non sono mai stati fiscalmente residenti in Italia.

Regime impatriati – Allungamento del periodo minimo di pregressa permanenza all’estero

Con risp. ad interpello n. 72/2025, in riferimento all’applicazione del nuovo regime fiscale per lavoratori impatriati introdotto dall’art. 5 del D.Lgs. n. 209/2023, chiarisce che l’allungamento del periodo minimo di pregressa permanenza all’estero, 6 o 7 anni a seconda che il lavoratore svolga l’attività lavorativa in favore dello stesso soggetto presso cui era svolta l’attività lavorativa in Italia prima del trasferimento all’estero, si verifica a prescindere dalla tipologia del rapporto contrattuale di lavoro che intercorre tra datore di lavoro (o committente) e lavoratore.

Regioni ZES ed esonero contributivo per nuove assunzioni – Disposizioni attuative

Mediante decreto ministeriale sono state impartite le istruzioni per accedere all’esonero contributivo integrale della quota di contribuzione obbligatoria posta a carico del datore di lavoro che, stabilito in una delle regioni della Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno, abbia assunto lavoratori con almeno 35 anni di età e disoccupati da non meno 24 mesi nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.

Nova 20/2025

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Lavoratori ‘extra’ – Non applicabile il contributo addizionale per contratti a termine

Con il mess. n. 913/2025, l’INPS ha fornito alcune precisazioni riguardanti l’esclusione dal versamento del contributo addizionale previsto dall’art. 2, c. 28 della Legge n. 92/2012 per la stipulazione dei contratti a termine. In particolare, l’Istituto precisa che tra i c.d. lavoratori ‘extra’, definiti dall’art. 29, c. 2 lett. b) del D.Lgs. n. 81/2015 come lavoratori assunti per l’’esecuzione di speciali servizi di durata non superiore a tre giorni, nel settore del turismo e dei pubblici esercizi, nei casi individuati dai contratti collettivi, nonché quelli instaurati per la fornitura di lavoro portuale temporaneo di cui all’art. 17 Legge n. 84/1994, fermo l’obbligo di comunicare l’instaurazione del rapporto di lavoro entro il giorno antecedente’, rientrano anche i lavoratori che svolgono attività di ‘mense e ristorazione collettiva’ e di ‘catering’, individuate rispettivamente con il codice ATECO 56.29.10 e CSC 7.07.05 e con il codice ATECO 56.29.20 – 56.21.00 e CSC 7.07.05. Tali attività infatti, secondo l’Istituto, rientrano nella disciplina dei pubblici esercizi e dei CCNL del Turismo, Pubblici esercizi, Ristorazione collettiva e commerciale e Alberghi.

ISTAT – Indice dei prezzi al consumo per febbraio 2025

Con un Comunicato stampa del 17 marzo 2025, l’ISTAT ha reso noto l’indice dei prezzi al consumo per il mese di febbraio 2025, pari a 121,1 punti. Sulla base di tale indice si determinano i coefficienti di rivalutazione del trattamento di fine rapporto e dei crediti di lavoro.

Approvato il Modello IRAP 2025

Con il Provv. n. 127533/2025, l’Agenzia delle Entrate rende nota l’approvazione del modello di dichiarazione IRAP 2025, da presentare per l’anno 2025 ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttiva (IRAP).

La nuova dichiarazione è corredata dalla seguente documentazione:

  • le istruzioni per la compilazione, concernente i dati dei versamenti, dei crediti e delle compensazioni;
  • le specifiche tecniche per la trasmissione telematica.

Premi assicurativi e accessori INAIL – Adeguamento del tasso di interesse

Con la Circ. n. 22/2025, l’INAIL conferma la variazione del tasso di interesse per le rateazioni dei debiti per premi assicurativi e accessori e per la determinazione delle sanzioni civili, a seguito della decisione della BCE di fissare al 2,65% il Tasso Ufficiale di Riferimento (c.d. T.U.R.) a decorrere dal 12 marzo 2025. In particolare, viene previsto che i piani di ammortamento per le istanze presentate dal 12 marzo 2025 sono determinati applicando un tasso di interesse pari all’8,65%, mentre le sanzioni civili in caso di mancato o ritardato pagamento dei premi assicurativi sono determinate in misura pari all’8,15%.

Bonus asilo nido – Accesso al contributo per l’anno 2025

Con la Circ. n. 60/2025, l’INPS aggiorna le indicazioni per l’accesso al contributo agevolativo per la frequenza di asili nido pubblici e privati e per l’introduzione, in caso di bambini al di sotto dei 3 anni affetti da gravi patologie, di forme di supporto presso la propria abitazione. Il contributo deve essere richiesto quindi dal genitore, o dall’affidatario, in caso di pagamento delle rette di asilo nido ovvero di attuazione di forme di supporto presso la propria abitazione.

A seguito della pubblicazione della Legge di Bilancio 2025, con riferimento ai bambini nati dal 1° gennaio 2024, il contributo è stato incrementato in misura pari a 2100 euro per i nuclei familiari con un valore dell’ISEE fino a 40.000.

Come specificato dallo stesso Istituto con il Mess. n. 1014/2025, la domanda di accesso al predetto contributo può essere presentata a partire dal 2 aprile 2025 dal genitore, o dall’affidatario, di un minore di età inferiore ai 3 anni. In sede di prima applicazione della misura, per il solo anno 2025, in caso di richiesta di contributo relativo ai mesi da gennaio 2025 ad aprile 2025, per i pagamenti effettuati entro il 31 marzo 2025 possono essere allegati anche i documenti attestanti il pagamento ritenuti validi nel 2024.

Privacy – Controllo dei lavoratori tramite GPS sul veicolo aziendale

Con il Provv. del 16 gennaio 2025 n. 7, il Garante Privacy ha sanzionato un’azienda di autotrasporto per aver installato sui veicoli aziendali un sistema di GPS senza aver rispettato la normativa prevista dal Reg. (UE) n. 679/2016 (GDPR) in tema di trattamento e conservazione dei dati dei lavoratori. In particolare, l’Autorità ha rilevato come l’informativa fornita ai lavoratori, contrariamente a quanto indicato dall’Ispettorato del Lavoro nel provvedimento di autorizzazione della misura di geolocalizzazione, presentava gravi mancanze in relazione i) alle specifiche modalità di realizzazione del trattamento dei dati e ii) alla diretta identificabilità dei conducenti dei veicoli geolocalizzati. La sanzione del Garante Privacy è stata giustificata anche dalla conservazione, da parte dell’azienda, dei dati registrati per oltre 5 mesi, in violazione dei principi di limitazione della conservazione dei dati previsti dall’art. 5, lett. e) del GDPR.

 

La dimostrazione dell’effettuazione del lavoro straordinario per il tramite della prova per testi

Un dipendente pubblico aveva chiesto il riconoscimento alla sua ex datrice di differenze retributive a vario titolo, incluso lo svolgimento del lavoro straordinario per 20 minuti in ciascuna giornata di servizio.La Cassazione – nel confermare la pronuncia della Corte d’Appello – con ordinanza n. 4984/2025 ha precisato che deve essere considerato validamente provato il lavoro straordinario risultante da alcune testimonianze, anche in assenza dei relativi tabulati estratti dalle rilevazioni dei cartellini marcatempo o dei fogli di presenza debitamente controfirmati.

Jus 03/2025

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Illegittimo il licenziamento di un lavoratore che accusa di mobbing il proprio superiore in una comunicazione con più destinatari

Con l’ordinanza n. 3627/2025, la Cassazione afferma che l’invio di una mail al proprio responsabile per accusarlo di mobbing, con in copia tutti i colleghi, non legittima il licenziamento se il dissenso è comunicato, nei limiti della continenza formale e sostanziale, senza offese od aggressioni gratuite.

Jus 03/2025

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I redditi percepiti nell’annualità dalla quale decorre la prestazione previdenziale rappresentano il limite reddituale preso come riferimento per l’ammissibilità alla suddetta prestazione

L’INPS aveva revocato l’assegno di invalidità civile per superamento dei limiti reddituali ad un lavoratore che aveva impugnato giudizialmente il provvedimento. La Cassazione (ordinanza n. 4290/2025) ha statuito che l’accertamento giudiziale dei requisiti costitutivi di una prestazione previdenziale va operato con riferimento all’anno da cui decorre la prestazione.

Jus 03/2025

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La mancata comunicazione da parte del lavoratore dell’assenza ex lege 104/1992 non giustifica il licenziamento

La Corte di Cassazione (ordinanza 5611/2025) con la pronuncia in esame riafferma una posizione a dir poco garantista circa le modalità e le regole di fruizione dei permessi per l’assistenza a familiari in condizioni di disabilità, riconosciuti e disciplinati dalla legge 104/1992.

Jus 03/2025

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Licenziamento invalido per il video postato su chat di gruppo privata

La lavoratrice che posta un video su una chat di gruppo privata nella piattaforma WhatsApp, video poi girato al datore di lavoro, non può essere licenziata. Infatti, nel caso in cui il contenuto di un messaggio (un video) venga inviato a persone determinate e sia destinato a rimanere segreto, questo non può rappresentare una giusta causa di licenziamento, in quanto “non rientra le prerogative datoriali un potere sanzionatorio di tipo meramente morale nei confronti dei dipendenti, tale da comprimere o limitare spazi di libertà costituzionalmente protetti, come quello concernente la corrispondenza privata” previsto dall’art. 15 della Cost (Cass. n. 5334 del 28 febbraio 2025).

Indeducibilità del compenso del dipendente presidente del Consiglio di amministrazione societaria

La carica di amministratore di una società di capitali è incompatibile con la qualifica di lavoratore subordinato della stessa, in quanto “il cumulo nella stessa persona dei poteri di rappresentanza dell’ente sociale, di direzione, di controllo e di disciplina rende impossibile quella diversificazione delle parti del rapporto di lavoro e delle relative distinte attribuzioni“. Pertanto, in caso di svolgimento di mansioni proprie della carica di amministratore, il compenso per l’attività di lavoro subordinato è indeducibile (Cass. n. 5318 del 28 febbraio 2025).

Dichiarare di voler assumere solo donne over 40 è discriminatorio

Qualora il legale rappresentante di un’azienda affermi pubblicamente di ‘puntare’ su uomini o, altrimenti, su donne solo sopra i quaranta anni per ricoprire le posizioni apicali, attua una condotta suscettibile a determinare una forma di discriminazione indiretta e collettiva. Secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, infatti, le dichiarazioni del legale rappresentante, per la sua posizione, sono in grado di incidere nei processi aziendali, determinando una oggettiva potenziale disincentivazione sanzionata dall’ordinamento (Tribunale di Busto Arsizio 3 febbraio 2025).

Lavoratori su piattaforme digitali – Natura giuridica del rapporto di lavoro

 Il Tribunale di Milano, seguendo il suo precedente orientamento (Trib. Milano sent. n. 3237/2023), conferma che al rapporto di lavoro dei lavoratori su piattaforme digitali, in particolare i c.d. rider, in quanto configurabile come di natura etero-organizzata ai sensi dell’art. 2 del D.Lgs. n. 81/2015, sono applicabili le tutele previste per il lavoro subordinato. Come tali, ai rider dovrà essere applicata l’intera disciplina previdenziale e assicurativa, in quanto compatibile, del lavoro subordinato (Trib. Milano sent. n. 1017/2025).

Licenziamento illegittimo se basato su controlli non trasparenti del pc aziendale

Il licenziamento del lavoratore basato su dati reperiti dal datore di lavoro tramite un controllo del pc aziendale del lavoratore senza l’adeguata informazione preventiva è illegittimo e comporta la reintegra del lavoratore e il risarcimento del danno.

Infatti, secondo quanto previsto dall’art. 4 della Legge n. 300/1970 in tema di controlli a distanza dei lavoratori, l’utilizzo da parte del datore di lavoro di strumenti tecnologici dai quali può derivare un controllo a distanza deve essere comprovato da esigenze organizzative e produttive, di sicurezza del lavoro e di tutela del patrimonio aziendale, previo accordo stipulato con RSA e RSU se presenti, o in alternativa con associazioni sindacali più rappresentative, oppure previa autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro (Trib. Trani, sent. 10 febbraio 2025).

Licenziamento nullo per il rifiuto in buona fede del lavoratore di svolgere l’attività

Nel caso in cui il lavoratore si rifiuti di svolgere l’attività lavorativa a causa della fornitura, da parte del datore di lavoro, di un mezzo non adeguato allo svolgimento di tale attività, l’eventuale licenziamento è illegittimo in quanto ritorsivo. Infatti, se il datore di lavoro risulta inadempiente rispetto ai suoi obblighi, non mettendo il lavoratore nelle condizioni di svolgere correttamente la propria prestazione lavorativa, lo stesso lavoratore può legittimamente rifiutarsi di prestare l’attività lavorativa, ai sensi dell’art. 1460 del cod. civ., sempre ché il rifiuto sia caratterizzato dalla buona fede (Corte Cass., ord. 16 marzo 2025 n. 6966).

Lavoratori con disabilità – Accomodamenti ragionevoli possono essere ‘contestualizzati’

I lavoratori con disabilità in situazione di gravità hanno diritto all’attivazione dello smart working quale accomodamento ragionevole per l’esercizio del proprio diritto al lavoro. Sul punto, la giurisprudenza di legittimità, con la sentenza n. 605 del 10 gennaio 2025, ha stabilito il principio secondo cui il datore di lavoro può non concedere il lavoro agile nel caso in cui tale modalità di svolgimento della prestazione richieda oneri finanziari sproporzionati per l’azienda. Il Tribunale di Mantova è intervenuto sull’argomento, concludendo come gli accomodamenti ragionevoli debbano essere disposti e adottati tenendo conto della loro conciliabilità con le specifiche e attuali esigenze organizzative e produttive della società. Pertanto, gli accomodamenti ragionevoli possono essere ‘contestualizzati’ e modificati, ferma restando la possibilità per il lavoratore con disabilità di contestare le modifiche (Trib. Mantova, sent. 5 marzo 2025 n. 77).

Sicurezza negli appalti – Rischio interferenziale per società che svolgono la stessa attività

In tema di sicurezza sul lavoro in caso di affidamento, da parte del datore di lavoro, di lavori, servizi e forniture all’impresa appaltatrice, l’art. 26, c. 2 del D.Lgs. n. 81/2008 prevede che tutti i datori di lavoro coinvolti nell’appalto, compresi i subappaltatori, ‘coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva’. Ai fini della valutazione del c.d. rischio interferenziale, risulta irrilevante la circostanza che le imprese coinvolte nell’appalto svolgano la medesima attività, in quanto tale rischio ha origine in conseguenza del solo fatto che, sul medesimo luogo di lavoro, sono coinvolte imprese diverse (Corte Cass. pen. 23 gennaio 2025 n. 8297).

Divieto di fumo – Licenziamento del lavoratore nonostante la tolleranza del datore di lavoro

Il lavoratore che viola il divieto di fumo può essere legittimamente licenziato anche nel caso in cui non fosse debitamente segnalato tale divieto e il datore di lavoro fosse a conoscenza della condotta del lavoratore. Infatti, la tolleranza del datore di lavoro rispetto alla violazione del divieto di fumo ‘non è di per sé idonea a far venire meno l’antigiuridicità della condotta, né dal punto di vista oggettivo né dal punto di vista soggettivo’. In particolare, ai fini della sussistenza dell’elemento soggettivo della condotta illecita, è sufficiente la semplice colpa; la buona fede, infatti ricorre solo quando l’errore sulla liceità della condotta risulti inevitabile (Corte Cass. ord. 24 marzo 2025 n. 7826).

Intelligenza artificiale e relazioni industriali nel settore elettrico 

a cura di Luca Barbieri e Luca Mariani 

L’entrata in vigore del Dlgs 209/2024 ha più recentemente apportato modifiche significative all’art. 11 del Dlgs n. 36/2023 con riguardo al principio di applicazione del CCL di settore individuato dalla stazione appaltante o dall’ente concedente.

In attesa che sia emanato il decreto ministeriale al quale è affidata la definizione di apposite Linee guida, permangono incongruenze ed elementi di criticità non trascurabili e concernenti, ad esempio, l’applicabilità delle indicazioni rese dall’ANAC con apposita nota illustrativa in relazione al previgente quadro normativo nonché i criteri e le metriche di comparazione degli istituti contrattuali ai fini del giudizio di equivalenza, che in taluni casi potrebbero alterare le dinamiche concorrenziali tra gli operatori economici.

NT+ Lavoro, edita dal Sole24Ore

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CCNL lavoratori addetti al settore elettrico: Ipotesi di accordo 11 febbraio 2025

a cura di Luca Barbieri

L’articolo prende in esame le modificazioni di maggior rilievo apportate dall’Accordo 11 febbraio 2025 sia alla parte economica che normativa del CCNL, dedicando particolare attenzione alle disposizioni introdotte in materia di intelligenza artificiale e, alla luce del D.Lgs. 125/2025, di rendicontazione societaria di sostenibilità; il vigente articolo 6 in tema di relazioni industriali amplia dunque il proprio ambito di applicazione, introducendo nuovi obblighi di comunicazione e di confronto fondati su una nuova economia del dato e dell’informazione

Diritto & Pratica del Lavoro, 10/2025 edita da Wolters Kluwer

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Contratti a tempo determinato: durata e accordi aziendali

a cura di Marcella de Trizio

Tempi determinati e accordi aziendali

Un contratto collettivo aziendale di prossimità prevede la possibilità di stipulare contratti di lavoro a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi, per un massimo di 36, anche attraverso una successione di contratti a tempo determinato, al fine di incrementare la produttività. Possono tali contratti ritenersi conformi alle norme di legge?

Giuffrè FrancisLefebvre – Quotidianopiù di Lunedì 24 marzo 2025

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Scadenze contrattuali

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AUTOSTRADE E STRADE ANAS

Indennità di vacanza contrattuale

Il CCNL del 14 dicembre 2022 per il personale non dirigente del gruppo ANAS prevede la corresponsione ai lavoratori di un’indennità di vacanza contrattuale, trascorso un periodo di 3 mesi dalla data della scadenza del CCNL, ovvero dalla data di presentazione della piattaforma di rinnovo se successiva.

 

CENTRI ELABORAZIONE DATI

Elemento economico di garanzia (EEG)

Il CCNL 9 marzo 2022 per i lavoratori dipendenti dei centri elaborazione dati, imprese ICT, professioni digitali e società tra professionisti, ha previsto, a favore dei lavoratori dipendenti delle imprese prive della contrattazione aziendale e ai quali non sono riconosciuti altri trattamenti economici individuali o collettivi, la corresponsione di un importo a titolo di elemento economico di garanzia, da erogarsi con la retribuzione di aprile 2025.

 

 

ELETTRICITÀ

Nuovi minimi tabellari

L’ Ipotesi di accordo 11 febbraio 2025 per il rinnovo del CCNL 18 luglio 2022 per i lavoratori addetti al settore elettrico prevede incrementi retributivi.

 

GOMMA E PLASTICA INDUSRIA

Nuovi minimi tabellari

Il CCNL 26 gennaio 2023 per i dipendenti dalle industrie della gomma, cavi elettrici ed affini e delle materie plastiche, ha previsto incrementi retributivi.

 

GRAFICA ED EDITORIA INDUSTRIA

Elemento di garanzia retributiva

Il CCNL 19 dicembre 2023 per i dipendenti delle aziende grafiche ed affini e delle aziende editoriali anche multimediali prevede per i dipendenti da aziende prive della contrattazione di secondo livello e che nel corso dei tre anni precedenti non abbiano percepito altri trattamenti economici individuali o collettivi oltre a quanto spettante in base al CCNL, la corresponsione dell’elemento di garanzia retributiva.

 

PUBBLICI ESERCIZI, RISTORAZIONE E TURISMO

Classificazione ATECO 2025

Per quel che riguarda il CCNL 5 giugno 2024 per i dipendenti da aziende dei settori pubblici esercizi, ristorazione collettiva e commerciale e turismo con Lettera Circolare n. 861 del 18 dicembre 2024, la FIPE ha fornito indicazioni sulla classificazione relativa alle attività di servizi di ristorazione con i relativi codici ATECO, operativa dal  1° aprile 2025.

 

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO

Lavoro a termine

L’ipotesi di accordo 3 febbraio 2025 di rinnovo del CCNL del 15 ottobre 2019 per i lavoratori in somministrazione delle Agenzie per il lavoro ha previsto l’applicazione della nuova disciplina relativa alle fasce orarie per i contratti a termine con monte ore garantito.

 

 

 

 

 

TELECOMUNICAZIONI – SERVIZI DI TELEFONIA

Elemento di garanzia retributiva

Il CCNL 12 novembre 2020 per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di telecomunicazione conferma che ai dipendenti a tempo indeterminato in forza nelle aziende prive di contrattazione di 2° livello relativamente al premio di risultato e che non abbiano percepito nel corso dell’anno precedente altri trattamenti economici individuali o collettivi comunque soggetti a contribuzione oltre a quanto spettante dal CCNL, va riconosciuto l’elemento di garanzia retributiva.

 

TERZIARIO CONFCOMMERCIO

Assistenza sanitaria integrativa

Il CCNL 22 marzo 2024 per i dipendenti da aziende del terziario, ha previsto che il contributo obbligatorio a favore del Fondo EST sia incrementato di 3,00 euro mensili, a carico del datore di lavoro. Conseguentemente, dal 1° aprile 2025 il contributo ordinario dovuto al Fondo EST è pari a 15,00 euro mensili complessivi (13,00 euro a carico datore di lavoro e 2,00 euro a carico lavoratore).

 

TURISMO – ANPIT

Scadenza

In data 30 aprile 2025 scade il CCNL 26 aprile 2022 per i dipendenti da aziende del settore turismo, agenzie di viaggio e pubblici esercizi.

 

VIDEOFONOGRAFICA (CODICE CNEL G421)

Elemento di garanzia retributiva (EGR)

Il CCNL 10 luglio 2014 per i dipendenti dalle aziende videofonografiche prevede per i lavoratori dipendenti da aziende prive della contrattazione di secondo livello e che nel corso dell’ultimo quadriennio non abbiano percepito altri trattamenti economici individuali o collettivi oltre a quanto spettante in base al CCNL, il riconosciuto un importo a titolo di “elemento di garanzia retributiva.

 

 

Scadenze amministrative 

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Contributi dirigenti terziario

 

Contributi A. Pastore

Le aziende del commercio, spedizione e trasporto devono effettuare il versamento trimestrale dei premi a favore dell’assicurazione polivalente supplementare – PREVIR.

 

Contributi M. Besusso

Le aziende di commercio, spedizione e trasporto devono versare i contributi assistenziali per i dirigenti delle aziende commerciali, spedizione e trasporti al fondo M. Besusso.

 

Contributi Mario Negri

Le aziende devono versare i contributi previdenziali e assistenziali al fondo Mario Negri a favore dei dirigenti delle aziende commerciali, dei trasporti, dei servizi, ausiliarie e del terziario avanzato, nonché dei dirigenti degli alberghi, delle agenzie marittime e dei magazzini generali.

 

 

 

Denuncia e versamento dei contributi CASAGIT

I datori di lavoro di giornalisti e praticanti giornalisti con rapporto di lavoro subordinato hanno l’obbligo di versare i contributi del mese precedente e contestualmente presentare la documentazione relativa alla denuncia mensile delle retribuzioni dei dipendenti predisposta in formato elettronico.

Comunicazione obbligatorie somministrati

Le agenzie per il lavoro che svolgono attività di somministrazione, hanno l’obbligo di comunicare l’assunzione, la proroga, la trasformazione e la cessazione dei lavoratori assunti nel corso del mese di precedente. La comunicazione va effettuata in via telematica al Centro per l’impiego.

 

LUL

 

Art. 39, L. 133/2008

I datori di lavoro devono compilare il libro unico del lavoro (LUL) con i dati relativi ai lavoratori, per ciascun mese di riferimento, entro la fine del mese successivo.

 

  Ritenute mensili

E’ previsto il versamento delle ritenute IRPF operate dai datori di lavoro, sostituti d’imposta, sui redditi di lavoro dipendente e assimilati.

 

UNIEMENS individuale

I datori di lavoro già tenuti a presentare la denuncia contributiva mod. DM10 e/o la denuncia mensile dei dati retributivi EMENS devono comunicare i dati retributivi e contributivi, nonché delle informazioni necessarie per l’implementazione delle posizioni assicurative individuali e per l’erogazione delle prestazioni.

 

  Gestione separata INPGI

I committenti che hanno instaurato rapporti con giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti giornalisti iscritti negli appositi elenchi di categoria/registri, che svolgono attività lavorativa nella forma della collaborazione coordinata e continuativa devono denunciare e versare i compensi corrisposti ai collaboratori e versare i contributi assicurativi, anche per la quota a carico del giornalista.

 

 

 

  Fondo di Tesoreria dell’INPS                                                                             

D.M. 30 gennaio 2007

I datori di lavoro con almeno 50 dipendenti devono versare il contributo al Fondo di Tesoreria INPS corrispondente alla quota mensile di TFR maturata nel mese precedente e non destinata alle forme pensionistiche complementari.

 

  Versamento del contributo alla gestione separata INPS

Articolo 2, comma 18 della Legge 8 agosto 1995, n. 335

I committenti di venditori porta a porta e di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa devono versare i contributi previdenziali alla gestione separata INPS.

 

  Contributi INPS lavoratori dipendenti

I datori di lavoro devono versare i contributi INPS relativi alle retribuzioni dei dipendenti corrisposte nel mese precedente.

 

Scadenze normative

1 24 30
Entra in vigore la nuova classificazione ATECO delle imprese

 

Appalti

Gli appaltatori e i subappaltatori in appalti superiori a 200.000 euro devono trasmettere le ricevute del versamento delle ritenute operate ai propri lavoratori nel mese precedente oppure, se esentate, copia del certificato di regolarità fiscale.

 

 

 
    Domanda di CIGO per eventi oggettivamente non evitabili

 

I datori di lavoro devono presentare le domande di CIGO per eventi oggettivamente non evitabili verificatisi nel mese precedente.

 

    Cassa integrazione

 

I datori di lavoro devono inviare i dati necessari al pagamento o al saldo dell’integrazione salariale in caso di pagamento diretto da parte dell’INPS, per i periodi integrati iniziati nel mese precedente.

 

AG Insights – Modello 770 semplificato 

a cura di Giovanna Caivano

Ai microfoni di Radio Magistra – per la prima volta – Giovanna Caivano Team Manager per i progetti internazionali in ArlatiGhislandi. Giovanna analizza il modello 770 con riferimento al suo recente profilo innovativo: il cd. modello semplificato. Quali sono le aziende che possono adottare il nuovo modello alternativo? e come si perfeziona la scelta?

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AGpill – Form 770/2025 – The new simplified procedure

a cura di Giovanna Caivano

We are inaugurating a new format dedicated to our foreign clients who want to better understand Italian labor law. The first video is about the new 770 declaration. Giovanna Caivano Team Manager for International Projects in AG, speaks about the new simplified procedure introduced by the Revenue Agency.

Stiamo inaugurando un nuovo formato dedicato ai nostri clienti stranieri che vogliono capire meglio il diritto del lavoro italiano. Il primo video riguarda la nuova di dichiarazione 770. Giovanna Caivano, Team Manager per Progetti Internazionali di AG, parla della nuova procedura semplificata introdotta dall’Agenzia dell’Entrate.

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AG Insights – Costruire un futuro sostenibile in occasione della Global Money Week – APM & Educazione Finanziaria – Capitolo 2  

a cura di Gianluca Primavera 

In occasione della #GlobalMoneyWeek è in onda “Costruire un futuro sostenibile in occasione della Global Money Week. APM & Educazione finanziaria – Capitolo 2” grazie alla collaborazione di Gianluca Primavera ESG e Finance Manager in AG. 

Con Gianluca abbiamo esplorato la manifestazione di respiro internazionale promossa dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico): la settimana dedicata ai progetti di sensibilizzazione dei giovani sull’importanza di acquisire le conoscenze, le abilità e i comportamenti necessari per prendere decisioni finanziarie coerenti con le proprie esigenze e possibilità.

AG è parte complice di questo innovativo disegno, con il servizio APM (Active Portfolio Management) e con la continua ricerca per fornire alle aziende e alle persone elementi di conoscenza e consapevolezza in tema di finanza e previdenza.

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AG Insights – Content creator e piattaforme digitali: profili previdenziali 

a cura di Luca Barbieri e Matteo Raglio

Influencer, youtuber, streamer, podcaster, instagrammer, pro-gamer e cyber-atleti: la figura dei content creator è in evoluzione.

Ai microfoni di Radio Magistra Luca Barbieri e Matteo Raglio del centro studi AG Studi e Ricerche analizzano l’interazione tra le nuove tecnologie e l’esercizio dell’attività di impresa, fenomeno che sperimenta nuove forme di organizzazione del lavoro.

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