È ora di rinnovare l’economia del diritto

#editoria

Voci autorevoli hanno recentemente espresso giudizi severi con riferimento ai ridotti spazi di manovra che il differimento al 31 gennaio 2021 del divieto di licenziamento imporrebbe all’impresa nell’attuale (critico) frangente. Adottando una differente prospettiva, che, ad esempio, considera l’integrazione salariale come misura di preservazione e tutela di un ‘patrimonio’ di capacità e conoscenze dei lavoratori che sarebbe un grave errore disperdere in vista di una prossima ripresa, la compressione, affatto trascurabile, dell’iniziativa economica non sarebbe da ricondurre al divieto di licenziamento (che pure potrebbe ora essere ‘temperato’ e limitato al solo licenziamento collettivo) quanto piuttosto ad una produzione legislativa distratta e disarmonica che ostruisce anziché agevolare la capacità progettuale dell’impresa.

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